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HoomBand | Ingrédient n°5 : Les fréquences sacrées

HoomBand | Ingrediente n°5: Le frequenze sacre

A volte una musica ci calma, e non sapremmo dire perché.

Sin dai tempi immemorabili, il suono (e alcune frequenze) sono stati strumenti per calmare gli spiriti agitati e trovare un equilibrio interiore.

Gli antichi egiziani ponevano l'accento sulle "vocali" nei loro canti perché attribuivano loro virtù terapeutiche. I monaci tibetani usano le ciotole per emettere vibrazioni che sarebbero "la manifestazione dell'Universo".

Sebbene nessuno studio dimostri oggi questi effetti, milioni di persone si addormentano ascoltando queste frequenze.

HoomBand non si è quindi privata di aggiungerle, in modi diversi, ai suoi suoni e storie ipnotiche.

Poiché ci sono tanti profili di dormienti quanti dormienti, l’applicazione l’application Livlab (disponibile su iPhone e Android) si vuole la più completa possibile, per offrire una soluzione personalizzabile, in base all’umore o alla sensibilità di ciascuno.

In questo articolo, cerchiamo di capire come funzionano le frequenze sacre e come abbiamo scelto di includerle nei nostri contenuti.

Sommario:


1- Cos’è esattamente una frequenza sacra?

Come diceva il celebre ingegnere e inventore Nikola Tesla: “Se vuoi conoscere i segreti dell’Universo, pensa in termini di energia, frequenza e vibrazione”.

Ogni essere umano emette una vibrazione in base al suo stato e al suo umore (vedi il nostro articolo sulle frequenze binaurali).

Le “frequenze sacre” avrebbero la capacità di “armonizzare” le nostre frequenze e vibrazioni per calmare i corpi e le menti, perché sarebbero allineate alle frequenze originarie della Terra.

Si tratta quindi di musicoterapia, che ha un effetto più profondo del semplice ascoltare musica per piacere.

Nell’XI secolo, Guido d’Arezzo, un monaco benedettino, formalizza un metodo di apprendimento della musica, che si basa su 6 note (o frequenze): ut re mi fa sol la. Sono le prime sillabe di ogni mezzo verso di un canto religioso latino: l’Inno a San Giovanni Battista.

Da sapere che alcuni antichi canti gregoriani si sono costruiti a partire da questa struttura, supposta dare benedizioni spirituali durante la messa religiosa.

Questo solfeggio sacro, poi caduto nell’oblio fino agli anni 1960, è ripreso dal fisico Josephe Puleo che ricompone la scala scomparsa basandosi sullo studio dei numeri di Pitagora e della Bibbia.

Egli mette allora in luce 9 gamme, oggi chiamate “frequenze sacre”.

Queste 9 frequenze sarebbero tutte associate a un “effetto” sul corpo e sulla mente umana:

  • 174 Hertz : procurerebbe un senso di sicurezza e ridurrebbe il dolore fisico
  • 285 Hertz : dinamizzerebbe gli organi e permetterebbe ai tessuti di rigenerarsi
  • 396 Hertz (ut) : libererebbe dalla colpa e dalla paura
  • 417 Hertz (ré): faciliterebbe il cambiamento
  • 528 Hertz (mi) : riparerebbe il DNA (chiamata anche la “frequenza dei miracoli”)
  • 639 Hertz (fa) : armonizzerebbe le relazioni e migliorerebbe la comunicazione
  • 741 Hertz (sol) : permetterebbe di mettere la mente in condizione di trovare una soluzione e di condurre una vita più sana
  • 852 Hertz (la): risveglerebbe l’intuizione
  • 963 Hertz (si) : permetterebbe di unificarsi profondamente e di connettersi con “l’energia universale”

Ovviamente usiamo il condizionale perché nulla di tutto ciò è stato provato scientificamente.


2- La loro efficacia sulla qualità del tuo sonno

Non ci sono quasi studi sulle frequenze sacre, ma la loro fama si è fatta in modo empirico: gli ascoltatori sentono che queste frequenze li calmano e… tutto qui.

Ascoltare queste frequenze quindi calmerà la mente e permetterà di trovare il sonno più rapidamente.

Secondo le ricerche del Dr Alan Watkins, un ricercatore in neuroscienze all’Imperial College di Londra, i cantori di canti gregoriani durante la loro esibizione hanno una pressione arteriosa e sanguigna più bassa rispetto allo stato normale.

Gli scienziati si sono anche accorti che i monaci gregoriani avevano bisogno di poco sonno (2 ore al giorno per alcuni!).

Qui non si tratta quindi di credere o non credere, ma di sentire.


3- Le frequenze sacre, sparse nelle nostre storie e suoni

L’app Hoom non propone tracce audio con solo frequenze sacre, cosa che non sarebbe molto piacevole da ascoltare.

Preferiamo allora “avvolgerle” includendole in molte storie ipnotiche, come sottofondo sonoro o nelle nostre meditazioni guidate per moltiplicare il loro potere rilassante.

Facciamo un riepilogo

Le frequenze sacre e il tuo HoomBand sono quindi particolarmente efficaci:

  • se hai difficoltà a entrare in uno stato di profondo rilassamento
  • se sei preda di pensieri ansiosi o stressanti


Ecco un esempio del suo contenuto di frequenze sacre disponibile su l’application Livlab (disponibile su iPhone e Android) :

La nostra biblioteca di suoni e storie viene aggiornata frequentemente. Ogni notte, la sua atmosfera!

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