Bere o dormire… Bisogna scegliere!
Si dice spesso di una persona che ha « bevuto bene » che « dormirà bene ». Questo detto è davvero vero? Ci si può chiedere!
Tutti abbiamo in mente un amico un po’ festaiolo o quel vecchio zio, considerato un druido della bottiglia, la cui assunzione di alcol durante una serata o un pranzo di famiglia lo ha portato ad addormentarsi, un po’ troppo facilmente, e a cadere in un sonno profondo. Allora, l’alcol come rimedio all’insonnia, ci si può credere? Qual è realmente l’impatto del consumo di alcol sulla qualità del sonno?

Un ultimo bicchierino per la strada… del sonno!
Beh… Non ci giriamo intorno: il consumo di alcol influisce direttamente sul tempo di addormentamento. È un fatto stabilito da numerosi studi che vostro zio o il vostro amico sicuramente non smentiranno! Nel 2013, Irshaad O. Ebrahim e Chris Idzikowski, entrambi professori presso il rinomato London Sleep Centre1, hanno pubblicato uno studio sulla rivista specializzata Alcoholism : Clinical and Experimental Research. Hanno incrociato e analizzato i dati di ben 27 studi. Da questa analisi2 emerge che il consumo di alcol accelera l’addormentamento, facendovi entrare più facilmente e più a lungo nella fase di sonno lento. Quest’ultimo corrisponde a 3 fasi: l’addormentamento, il sonno lento leggero e il sonno lento profondo. In questo caso, è un punto guadagnato dall’aperitivo per gli insonni, direte voi. In realtà, no. La realtà è che con l’alcol, la notte non è necessariamente fantastica!
Infatti, ciò che si guadagna in facilità di addormentamento, si perde in qualità del sonno. Si potrebbe paragonare a guidare oltre il limite di velocità per risparmiare tempo e, alla fine, essere multati o perdere la patente dalla polizia. I benefici dell’alcol sulla fase di sonno lento si trasformano in disagi durante la fase detta di sonno paradosso. Questo impatto dell’alcol sul sonno paradosso si rivela piuttosto dannoso. Quest’ultimo (chiamato anche « REM » per « Rapid Eye Movement », come il celebre gruppo rock!), che dovrebbe essere il più rigenerante per la mente, risulta frammentato e danneggiato: vi svegliate più spesso a causa di un bisogno impellente (il vostro corpo elimina le tossine), a volte con sudorazioni o un battito cardiaco accelerato. Per la grande gioia della vostra compagna (o del vostro compagno, rispettiamo la parità!), l’alcol può provocare russamenti e apnee notturne che a volte risultano pericolose per la salute. Spesso si compensa questa perdita di qualità del sonno restando più a lungo a letto: una bella dormita per recuperare. Il risultato? Esattamente il contrario! Certo, non ci si sveglia necessariamente con la « sbornia » (dipende ovviamente dalla quantità di alcol bevuta), ma si avverte almeno una sensazione di stanchezza abbastanza sgradevole appena svegli! Il ritmo biologico (o circadiano) è perturbato come dimostra lo studio Alcol, sonno e ritmi biologici3 tratto dalla rivista scientifica Neurophysiologie Clinique/Clinical Neurophysiology di gennaio 1993.
Per misurare l’impatto dell’alcol sul vostro sonno, soffiate per favore!
E se l’impatto dell’alcol sul sonno si misurasse in base alla quantità bevuta? È infatti ciò che lo studio pubblicato nel 20134 e citato precedentemente evidenzia. In sintesi, più grande è la quantità di alcol ingerita, più il sonno è influenzato. Risulta che a piccole dosi solo il sonno lento è disturbato (addormentamento più rapido). Per una dose media o alta di alcol, il sonno lento e il sonno paradosso sono influenzati, con conseguente alterazione del ritmo circadiano. Bene, ora, da qui a dire che bisognerebbe usare un etilometro per essere certi di essere in grado di dormire, ce ne passa… e non lo faremo!

L’alcol ha davvero un impatto sulla qualità del sonno, ma capita anche che alcune persone siano tentate di ricorrere al consumo di alcol per combattere le loro insonnie. Che dire dell’alcol come sonnifero? Alla luce della maggior parte degli studi, o semplicemente usando il buon senso, appare comunque piuttosto rischioso, per non dire pericoloso, considerare l’alcol come tale. L’uso di sonniferi così come il consumo di alcol comportano rischi per la salute e creano dipendenza. Inoltre, la scarsa qualità del sonno paradosso causata dall’alcol è essa stessa una fonte di insonnia a causa dei micro-risvegli, dei russamenti e di altre apnee notturne.
Per una buona notte di sonno, niente vale una buona tisana! Non vi piace? Non è abbastanza rock n’ roll per voi? Va bene, molto bene. In questo caso, per evitare disagi notturni, consumate alcol con moderazione prima di andare a letto e non fate rima tra « aperitivo » e « nanna ». Come diceva un grande saggio, « la dose fa il veleno »!
Fonti :
[1] London Sleep Centre, sito “The London Sleep Centre”, 2021 [2] Alcohol and sleep I: effects on normal sleep, Irshaad O Ebrahim, Colin M Shapiro et al, “Alcoholism, clinical and experimental research”, aprile 2013 [3] Alcool, sommeil et rythmes biologiquesAlcohol, sleep and biological rhythms, HJ Aubin, JC Monfort et al, “Neurophysiologie Clinique”, gennaio 1993 [4] Alcohol and sleep I: effects on normal sleep, Irshaad O Ebrahim, Colin M Shapiro et al, “Alcoholism, clinical and experimental research”, aprile 2013